18.01.2024

Piano Economico Finanziario del Business Plan

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Il piano economico-finanziario è il cuore pulsante di un Business Plan ben strutturato, fornendo una visione dettagliata delle prospettive finanziarie di un’impresa. In questo articolo, esploreremo in modo approfondito le diverse componenti del piano, dal significato alla sua implementazione pratica, per aiutarti a redigere un documento solido e efficace per il successo del tuo business.

Cosa s’intende per piano economico-finanziario 

 Il piano economico-finanziario è una sezione chiave del Business Plan che traduce le strategie aziendali in cifre e proiezioni finanziarie. Viene elaborato generalmente al termine del processo di pianificazione strategica, offrendo una panoramica dettagliata delle aspettative finanziarie dell’impresa.

A cosa serve e perché è importante un piano 

 Il piano economico-finanziario svolge un ruolo cruciale in diversi contesti. Primo, aiuta a valutare la fattibilità e la sostenibilità del business. Secondo, fornisce un quadro chiaro per la gestione finanziaria quotidiana. Terzo, rappresenta uno strumento fondamentale per attirare investitori, dimostrando la solidità finanziaria del progetto imprenditoriale.

  1. Valutare la fattibilità e la sostenibilità del business:
    • Progettazione delle strategie aziendali: Il piano economico-finanziario inizia traducendo le ambiziose strategie aziendali in numeri concreti e obiettivi finanziari. Questo processo aiuta a identificare se le proiezioni finanziarie sono realizzabili e se l’azienda può raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine.
    • Analisi di rischi e opportunità: L’analisi finanziaria nel piano permette di individuare i rischi finanziari e le opportunità di crescita. Questa valutazione critica è fondamentale per anticipare scenari futuri e adattare la strategia aziendale di conseguenza.
  2. Fornire un quadro chiaro per la gestione finanziaria quotidiana:
    • Guida alle decisioni operative: Il piano economico-finanziario funge da guida per la gestione finanziaria quotidiana. Fornisce un quadro dettagliato delle entrate e delle spese, consentendo ai manager di prendere decisioni informate riguardo agli investimenti, alle spese e al mantenimento di una sana liquidità.
    • Monitoraggio delle prestazioni: Con il piano in atto, è possibile monitorare le prestazioni finanziarie rispetto alle previsioni. Questo permette di identificare tempestivamente eventuali scostamenti e prendere azioni correttive, garantendo la stabilità finanziaria a breve termine.
  3. Strumento fondamentale per attirare investitori:
    • Dimostrazione di solidità finanziaria: Gli investitori cercano aziende con solide basi finanziarie. Un piano economico-finanziario ben elaborato fornisce agli investitori una visione chiara delle proiezioni di redditività, delle strategie finanziarie e delle fonti di finanziamento. Dimostra la capacità dell’azienda di generare profitti e restituire investimenti.
    • Gestione del rischio per gli investitori: Mostrando una valutazione accurata dei rischi finanziari, il piano fornisce agli investitori una comprensione approfondita della gestione del rischio dell’azienda. Questo è cruciale per costruire fiducia e attrarre investimenti a lungo termine.

Cosa deve contenere un piano economico finanziario

 Il piano economico-finanziario è composto da diverse sezioni, tra cui il bilancio previsionale, il conto economico e il piano finanziario. Questi documenti offrono una prospettiva dettagliata delle entrate, delle spese, dei profitti attesi e delle necessità finanziarie future.

  1. Bilancio Previsionale:
    • Entrate: Questa sezione delinea le fonti di entrata previste per l’azienda. Include entrate operative come le vendite di prodotti o servizi, interessi sui investimenti, entrate straordinarie e altre voci correlate.
    • Spese: Qui vengono elencate tutte le spese anticipate dell’azienda. Queste possono includere costi operativi come stipendi, forniture, spese di marketing, affitti e ogni altra voce di spesa legata alle attività aziendali.
    • Investimenti: Il bilancio previsionale può anche contemplare gli investimenti pianificati, evidenziando come l’azienda intende allocare risorse finanziarie per espansione, sviluppo di prodotti o acquisizioni.
  2. Conto Economico (o Conto Profitti e Perdite):
    • Entrate Operative: Rappresenta le entrate generate dalle attività principali dell’azienda, come vendite di beni o servizi.
    • Costi Operativi: Include tutte le spese necessarie per condurre l’attività, come costi di produzione, marketing, distribuzione, e spese generali e amministrative (SG&A).
    • Margine Operativo: La differenza tra le entrate operative e i costi operativi, che fornisce una visione della redditività delle attività principali dell’azienda.
    • Risultato Netto: La differenza tra tutte le entrate e tutte le spese, indicando il profitto o la perdita netta dell’azienda.
  3. Piano Finanziario:
    • Flusso di Cassa: Questa sezione evidenzia le entrate e le uscite di denaro nel corso di un periodo di tempo specifico. Include il flusso di cassa operativo, gli investimenti e il finanziamento, fornendo una panoramica della liquidità.
    • Analisi del Punto di Pareggio: Identifica il livello di vendite necessario per coprire tutti i costi e raggiungere il pareggio. Questo è fondamentale per valutare la sostenibilità finanziaria.
    • Pianificazione degli Investimenti: Indica gli investimenti previsti, la loro temporizzazione e l’impatto atteso sulla situazione finanziaria dell’azienda.

Come si fa un piano economico-finanziario

Analizzare lo stato del cash-flow dell’impresa

Comincia analizzando lo stato attuale del cash-flow dell’azienda. Questa valutazione fornisce informazioni cruciali sulla liquidità e sulle esigenze finanziarie immediate.

  1. Entrate:
    • Origine delle Entrate: Identificare chiaramente da dove provengono le entrate. Queste potrebbero derivare dalle vendite di prodotti o servizi, interessi su investimenti, prestiti o altre fonti.
    • Tempistica delle Entrate: Analizzare quando le entrate sono previste. È importante considerare se ci sono periodi di picco o di bassa attività e come questi influenzano il cash-flow.
  2. Uscite:
    • Costi Operativi: Esaminare tutte le spese operative quotidiane. Ciò può includere stipendi, forniture, affitti, servizi pubblici e altre spese necessarie per il funzionamento quotidiano dell’azienda.
    • Pagamenti dei Debiti: Considerare i pagamenti di debiti e prestiti. La gestione accurata di queste passività è essenziale per mantenere una buona posizione finanziaria.
    • Investimenti: Valutare gli investimenti in attività come sviluppo di prodotti, attività di marketing o acquisizioni. Questi investimenti influenzeranno il cash-flow e devono essere attentamente pianificati.
  3. Flusso di Cassa Operativo:
    • Calcolo del Flusso di Cassa Operativo (FCO): Il FCO rappresenta la differenza tra le entrate e le uscite operative. Un FCO positivo indica che l’azienda sta generando liquidità dalle sue attività principali.
    • Riserve di Liquidità: Valutare se l’azienda ha sufficienti riserve di liquidità per far fronte a spese impreviste o a periodi di bassa attività. Le riserve di liquidità sono essenziali per garantire la continuità operativa.
  4. Esigenze Finanziarie Immediate:
    • Pagamenti Urgenti: Identificare pagamenti o passività che richiedono immediata attenzione. Questi potrebbero includere pagamenti scaduti, debiti urgenti o altre obbligazioni finanziarie che potrebbero influenzare negativamente il cash-flow se non gestite tempestivamente.
    • Gestione delle Scorte: Valutare la gestione delle scorte e assicurarsi che sia ottimizzata per evitare immobilizzazioni eccessive di risorse finanziarie in magazzino.

Scegliere gli obiettivi finanziari

Definisci chiaramente gli obiettivi finanziari a breve e lungo termine. Questi dovrebbero essere specifici, misurabili e realistici, contribuendo a guidare le tue decisioni finanziarie.

  1. Obiettivi Finanziari a Breve Termine:
    • Specificità: Gli obiettivi dovrebbero essere chiari e specifici, identificando cosa si intende raggiungere in un periodo relativamente breve, tipicamente entro l’anno fiscale.Misurabilità: Devono essere misurabili in termini numerici o indicatori chiave di performance (KPI) per monitorare il progresso e valutare il successo.Realismo: Gli obiettivi a breve termine dovrebbero essere realistici e fattibili entro il periodo stabilito.
    1.Esempio: Incremento delle Entrate Mensili del 10% entro la fine del trimestre corrente attraverso una campagna di marketing mirata.
  2. Obiettivi Finanziari a Lungo Termine:
    • Prospettiva a Lungo Termine: Definire obiettivi che guardino più avanti nel tempo, ad esempio a 3-5 anni. Questi potrebbero riguardare la crescita del fatturato, la redditività sostenibile o la diversificazione delle entrate.Allineamento con la Strategia Aziendale: Gli obiettivi finanziari devono essere in linea con la visione e la strategia complessiva dell’azienda.Adattabilità: Considerare la possibilità di adattare gli obiettivi a lungo termine in risposta a cambiamenti nel contesto di mercato o nell’ambiente aziendale.
    2.Esempio: Aumento del Margine di Redditività del 15% entro i prossimi tre anni, attraverso ottimizzazione dei costi operativi e miglioramento dell’efficienza.
  3. Contributo alle Decisioni Finanziarie:
    • Orientamento Decisionale: Gli obiettivi finanziari dovrebbero fungere da guida per le decisioni quotidiane, orientando gli investimenti, la gestione dei costi e le strategie finanziarie.Flessibilità: Mantenere una certa flessibilità per adattare gli obiettivi in risposta a cambiamenti nelle condizioni di mercato o a nuove opportunità.
    3.Esempio: Gli obiettivi finanziari dovrebbero influenzare decisioni come l’allocazione del budget per progetti prioritari, la gestione dei crediti, e la valutazione delle opportunità di investimento.

Quali ricavi vorresti ottenere?

Basa le previsioni di ricavi su un’analisi di mercato approfondita, strategie di pricing e proiezioni di vendita. Questa sezione è fondamentale per la pianificazione finanziaria a lungo termine.

  1. Analisi di Mercato Approfondita:
    • Segmentazione di Mercato: Identificare e comprendere i diversi segmenti di mercato in cui l’azienda opera. Questo può includere analisi geografiche, demografiche, comportamentali e psicografiche dei potenziali clienti.
    • Tendenze di Mercato: Esaminare le tendenze del settore e le dinamiche di mercato. Ciò può includere l’evoluzione delle esigenze dei clienti, i movimenti della concorrenza e le opportunità emergenti.
  2. Strategie di Pricing:
    • Valutazione del Valore: Determinare il valore che i clienti attribuiscono ai prodotti o servizi dell’azienda. Questo può essere basato sulla qualità, sull’innovazione, sulla convenienza o su altri fattori distintivi.
    • Competitive Benchmarking: Analizzare i prezzi praticati dalla concorrenza per garantire che le strategie di pricing siano competitive e rispecchino il posizionamento dell’azienda sul mercato.
    • Margini di Redditività: Considerare i margini di redditività desiderati e assicurarsi che le strategie di pricing siano in grado di generare ricavi sufficienti per coprire i costi e generare profitti.
  3. Proiezioni di Vendita Realistiche:
    • Stime di Domanda: Prevedere la domanda futura basandosi su dati storici, sondaggi di mercato e altri indicatori. Questa stima dovrebbe riflettere le aspettative realistiche di crescita del mercato.
    • Analisi delle Conversioni: Se l’azienda ha una presenza online o offline, analizzare il comportamento dei clienti per stimare la percentuale di conversione degli interessati in clienti effettivi.
    • Fattori Influenti: Considerare fattori esterni che potrebbero influenzare le vendite, come cambiamenti economici, nuove normative o sviluppi tecnologici.
  4. Scenario di Sensibilità:
    • Considerazione di Variabili: Prevedere scenari alternativi considerando variabili come cambiamenti nei costi di produzione, fluttuazioni del tasso di cambio o improvvisi cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.
    • Analisi di Rischi: Valutare i rischi associati alle proiezioni di vendita e sviluppare piani di mitigazione per gestire eventuali imprevisti.
  5. Allineamento con gli Obiettivi Aziendali:
    • Contributo agli Obiettivi Finanziari: Assicurarsi che le previsioni di ricavi siano allineate agli obiettivi finanziari a breve e lungo termine dell’azienda. Ad esempio, se l’obiettivo è aumentare la redditività, le proiezioni di vendita dovrebbero riflettere strategie di pricing mirate a migliorare i margini.

Fare delle previsioni sui costi

Identifica e quantifica accuratamente tutti i costi operativi, inclusi costi variabili e fissi. Questa analisi ti aiuterà a comprendere la redditività del tuo business.

Decidere gli investimenti da fare?

Definisci gli investimenti necessari per sostenere la crescita e migliorare l’efficienza. Questo aspetto del piano evidenzia le esigenze finanziarie a lungo termine.

A chi rivolgersi per stendere un piano economico-finanziario

 Per garantire la solidità del tuo piano economico-finanziario, è consigliabile coinvolgere esperti finanziari, consulenti aziendali o commercialisti. La loro esperienza contribuirà a sviluppare un documento completo, accurato e adattato alle specifiche esigenze del tuo business.

Conclusione: In conclusione, un piano economico-finanziario ben strutturato è essenziale per la pianificazione e il successo a lungo termine del tuo business. Attraverso un’analisi dettagliata e una pianificazione oculata, potrai prendere decisioni informate, attrarre investimenti e garantire una gestione finanziaria robusta nel tempo.

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